Léon Gustave Dehon
Membro di una famiglia agiata, Léon Dehon sentì fin da giovane la chiamata al sacerdozio, nonostante il padre, cattolico non praticante, desiderasse per lui una carriera da avvocato. Adempiute le volontà paterne, Dehon iniziò gli studi teologici, venendo consacrato sacerdote a Roma. Stenografo al
Concilio Vaticano I, divenne poi sacerdote a
San Quintino, dove si diede a un'intensa opera pastorale e cominciò a maturare una profonda devozione nei confronti del
Sacro Cuore di Gesù, che nel 1878 lo portò a fondare gli Oblati del Sacro Cuore di Gesù e, dopo un'esperienza fallimentare, i Sacerdoti del Sacro Cuore nel 1888. Divenuto portavoce delle istanze del
socialismo cristiano di
Leone XIII, Dehon divenne famoso anche al di fuori dei confini della
Francia, estendendo la sua congregazione nei principali Paesi europei, e poi nel resto del mondo. Il suo processo di beatificazione, avviato nel 1961, fu interrotto a causa della morte di
Giovanni Paolo II, poi fu rinviato ''
sine die'' durante il pontificato del suo successore
Benedetto XVI per alcune frasi contenenti accuse nei confronti degli ebrei.
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